sotto questa definizione verranno trattate tutte quelle manifestazioni artistiche che nel corso degli ultimi dieci millenni hanno investito l'arcipelago del Giappone, partendo dai caratteristici reperti neolitici jomon (c.10.000 aC-300 a.C) attraversando le impressionanti opere di epoca Nara e Heian (710-1192), Kamakura (1192-1333), Muromachi (1338-1573), Momoyama (1573-1603), Edo (1603-1868) e terminando con gli elaboratissimi manufatti di epoca Meiji (1868-1912) e Taisho (1912-1926), tanto cari alla società occidentale di tardo ottocento e di inizio secolo. Attraverso il vero e proprio caleidoscopio di stili, forme e materiali che costituiscono la cifra distintiva dell'arte giapponese, cercheremo di trattare con la medesima cura e attenzione ogni singolo pezzo, dalle grandi sculture legate alla tradizione buddhista e shintoista, alle prestigiose armi, alle lacche, ai bronzi, al raffinato mobilio, agli eleganti arredi ed a tutta quella vasta produzione di piccoli e preziosi manufatti, netzuke, inro, ojime, okimono, porcellane e smalti cloisonné, che hanno contribuito a diffondere la fama di perfezione formale del prodotto giapponese nel mondo